Sabato 25 ottobre 2025
Un saluto dalla redazione di Deejay Station
Trump partito per l'Asia: incontrerà Xi Jinping | "Mi piacerebbe vedere anche Kim Jong-un"
Donald Trump è partito per l'Asia, dove in Corea del Sud incontrerà il presidente cinese Xi Jinping. E ha fatto sapere che gli piacerebbe vedere anche il leder nordcoreano Kim Jong-un. Intanto gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni contro il presidente della Colombia Gustavo Petro. Lo ha annunciato il Dipartimento del Tesoro, sottolineando che sanzioni sono state imposte anche nei confronti del figlio e della moglie del presidente colombiano. Sanzionato anche il ministro dell'Interno. Il premier canadese Mark Carney, dopo che Donald Trump ha annunciato una rottura delle trattative sui dazi, ha detto: "Non possiamo controllare la politica commerciale degli Stati Uniti".
Ucraina, Meloni alla coalizione dei volenterosi: "Serve unità tra Ue e Stati Uniti per il cessate il fuoco" | L'inviato speciale di Putin: "Vicini a una soluzione diplomatica"
La guerra in Ucraina giunge al giorno 1.340. Kirill Dmitriev, inviato speciale del presidente russo Vladimir Putin per la cooperazione economica, ha dichiarato alla Cnn che Russia, Stati Uniti e Ucraina sarebbero "abbastanza vicini a una soluzione diplomatica" per porre fine alla guerra. Secondo Zelensky, "Putin vuole un disastro umanitario in Ucraina quest'inverno". Il leader ucraino ha fatto riferimento alla campagna di attacchi aerei di Mosca contro le infrastrutture energetiche ucraine. Giorgia Meloni ha preso parte a una riunione della coalizione dei "volenterosi". Nel corso del suo intervento in video collegamento - si legge in una nota di Palazzo Chigi - il premier ha ribadito l'importanza dell'unità tra le due sponde dell'Atlantico nel perseguire un cessate il fuoco in Ucraina. L'Ue intanto dà il via libera al nuovo pacchetto di sanzioni che colpiscono l'energia di Mosca, ma frena sull'uso degli asset russi congelati: "Decideremo a dicembre".
Onu, Guterres: "La legittimità del Consiglio di Sicurezza è fragile"
"Il Consiglio di Sicurezza è una forza potente per il bene. Ma la sua legittimità è fragile. Troppo spesso alcuni dei suoi membri hanno agito al di fuori dei principi della Carta delle Nazioni Unite. Quando ciò accade, non solo si blocca l'azione immediata, ma si mina la fiducia in tutto il sistema Onu". Lo ha detto il Segretario generale, Antonio Guterres, intervenendo in video-collegamento da Hanoi a una riunione dei "quindici" in occasione degli 80 anni dall'entrata in vigore della Carta dell'Onu.
Francia, ergastolo senza sconti all'assassina della piccola Lola Daviet
In Francia è stata condannata all'ergastolo, senza possibilità di sconti né di pene alternative, Dahbia Benkired, riconosciuta colpevole di stupri, atti di tortura e barbarie e dell'assassinio di Lola Daviet, di appena 12 anni. E' la prima donna a subire questa condanna nel Paese transalpino. La pena è stata motivata per "l'estrema crudeltà" del crimine, definito dal tribunale "un vero supplizio", e per la personalità dell'imputata, "segnata da un percorso di vita caotico ma che non può spiegare questo odio sfrenato". Il caso della piccola Lola, il cui movente resta ignoto, scosse l'intera Nazione.
Draghi: "L'unica via per l'Ue è un federalismo pragmatico"
"Non in ossequio a un sogno ma per necessità, il futuro dell'Europa deve essere un percorso verso il federalismo. Ma, per quanto desiderabile sia una vera federazione, essa richiederebbe condizioni politiche che oggi non esistono. Un nuovo federalismo pragmatico è quindi l'unica strada percorribile". Lo ha detto Mario Draghi, ricevendo a Oviedo il Premio Princesa de Asturias. "Un federalismo basato su temi specifici - ha continuato l'ex premier - flessibile e capace di agire al di fuori dei meccanismi più lenti del processo decisionale dell'Ue. Sarebbe costruito da "coalizioni di volenterosi" attorno a interessi strategici condivisi", ha detto ancora.
Roma, cade dal muro del Pantheon: muore turista giapponese
Un turista giapponese è morto venerdì sera a Roma dopo essere caduto dal muro perimetrale del Pantheon. L'uomo, che aveva 69 anni e si chiamava Morimasa Hibino, è precipitato nel fossato da un'altezza di circa sette metri. Per lui non c'è stato nulla da fare e il decesso è stato constatato sul posto. Non è escluso che l'uomo si sia sporto per fare un selfie, per poi precipitare nel vuoto.
Ricercato per duplice tentato omicidio a Perugia, ucciso in Albania
In Albania è rimasto vittima di omicidio il 33enne, di origini albanesi, che a Umbertide (Perugia), è risultato essere il responsabile del tentato duplice omicidio di due connazionali, un 28enne e un 33enne. L'episodio si era verificato intorno alle 19:45 del 19 giugno, nei pressi di un locale pubblico e a ridosso di un parcheggio: qui il 33enne aveva esploso con una pistola alcuni colpi all'indirizzo delle due vittime, immediatamente soccorse e trasportate con l'elisoccorso presso gli ospedali di Città di Castello e Perugia a seguito delle gravi lesioni riportate. Il latitante è rimasto ucciso in un conflitto a fuoco nel suo Paese d'origine.
Abusi sessuali del clero, report: in Italia oltre mille preti coinvolti
Sono 1.250 i casi complessivi di violenze sessuali nella Chiesa italiana, di cui 1.106 compiuti da sacerdoti. Sono i dati che emergono dal Rapporto nazionale 2025 di "Rete L'Abuso", che segnala 4.625 vittime note, 4.395 delle quali abusate da preti, 9 da suore, 91 da catechisti, 76 da personale laico dell'indotto ecclesiale e 54 da scout. L'associazione evidenzia che 2.414 vittime sono seguite direttamente, mentre 2.211 risultano irreperibili. L'incidenza dei preti coinvolti, pari al 3,57 per cento dei 31.000 sacerdoti italiani, viene definita "molto alta" in relazione alla natura non ufficiale del censimento. Sui circa 31 mila preti, 1.106 sarebbero quelli segnalati, un numero in linea con quanto denunciato da fonti cattoliche che nello stesso periodo di tempo hanno riconosciuto 1.049 casi.
Trapani, bimbo cade dal quinto piano: è grave
Un bambino di dieci anni è caduto dal balcone della sua casa, situata al quinto piano di un palazzo in via Pantelleria, a Trapani. Le circostanze dell'incidente non sono ancora del tutto chiare. Il piccolo è stato soccorso dal personale del 118 e trasportato d'urgenza in ospedale, dove si trova in gravi condizioni. Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia, impegnati a ricostruire la dinamica dell'accaduto.
MotoGP Malesia, Bagnaia torna a sorridere a Sepang vincendo la Sprint
Dalla pole alla vittoria in Sprint, è un sabato di MotoGP perfetto in Malesia per Francesco Bagnaia. Dopo la super prestazione in qualifica, in gara corta a Sepang si rivede la forza e la voglia di sorprendere di Pecco, mai minacciato agli inseguitori e capace di volare al successo senza pensieri. Sul podio, dietro alla Ducati factory dell'italiano, le due Gresini di Alex Marquez e Fermin Aldeguer, capace nel finale di beffare la KTM di PedroAcosta. Ai piedi del podio anche la Ducati VR46 di Franco Morbidelli e la Yamaha di Fabio Quartararo.
MotoGP, dieci anni fa lo scontro Rossi-Marquez a Sepang: le frasi inedite di Valentino
Esattamente dieci anni fa, il 25 ottobre 2015, il circuito di Sepang fu il palcoscenico della gara più discussa e iconica nella storia della MotoGP. Fu il giorno in cui il dualismo tra Valentino Rossi e Marc Marquez tocco l'apice, costando al "Dottore" il sogno del 10° titolo mondiale, che finì nelle mani del compagno di squadra Jorge Lorenzo. In occasione di questo importante anniversario, la MotoGP ha pubblicato sui suoi canali ufficiali il documentario "Sepang Clash – 10 years on". Il docufilm offre una ricostruzione dettagliata con interviste, retroscena e audio inediti relativi all'incidente alla curva 14, dove Marquez cadde dalla sua Honda e Rossi rimediò la penalità che lo costrinse a partire dall'ultima posizione a Valencia. L'uscita del documentario riaccende inevitabilmente le polemiche soprattutto per le dichiarazioni inedite, cariche di rabbia e frustrazione, di Valentino Rossi e del suo entourage nei confronti di Marc Marquez. Il documentario ripercorre gli eventi a partire dal GP d'Australia, dove Rossi iniziò a sospettare che Marquez – ormai fuori dalla lotta per il Mondiale – stesse "tramando" per favorire Jorge Lorenzo. I sospetti deflagrarono in una conferenza stampa, dove Rossi accusò apertamente Marquez. La ricostruzione arriva poi al contatto cruciale in curva 14. Se dal box Honda si sentì l'urlo del padre di Marc, Julia Marquez ("hijo de puta"), sono le parole a caldo di Valentino al parco chiuso e nel retropodio, fino a oggi mai rese pubbliche, a colpire di più. Parlando con il suo team, Rossi ammise di aver perso la lucidità: "Ho perso la concentrazione. Dopo quello che è successo con lui, non riuscivo nemmeno a guidare, mi veniva solo voglia di ammazzarlo". Subito dopo la gara, a colloquio con il vincitore Dani Pedrosa, Rossi definì Marquez in termini inequivocabili. Pedrosa: "Cosa è successo con Marc?", Rossi: "È un figlio di p........"

